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“Fedi in gioco”, al cinema ‘S. Amanzio’ di Travedona tre appuntamenti per riflettere sul senso del credere

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domenica 08 ottobre 2017 – ore: 21.00 – MY AUSTRALIA

In collaborazione con ACEC e RELIGION FOR PEACE e I CARE, il ciclo “FEDI IN GIOCO” promuove il dialogo religioso con il cinema. In MY AUSTRALIA (di Ami Drozd, Israele, 96`) siamo in Polonia, 1960. Il piccolo Tadek e suo fratello, cresciuti come cattolici, fanno parte di una banda antisemita. Quando vengono arrestati, la madre, sopravvissuta all`Olocausto, non ha altra scelta che rivelare al maggiore che in realtà sono ebrei. Dicendo a Tadek che sono diretti in Australia, la terra delle sue fantasie, la famiglia si imbarca per Israele. Un dramma tenero e divertente basato su esperienze personali del regista.

domenica 22 ottobre 2017 – ore: 21.00 – SLOR e MARIAM

Due cortometraggi: SLOR di Charlotte Schioler, Francia,Danimarca – 2014 corto, 17min e MARIAM di Faiza Ambah, EAU,Francia,Arabia,USA,Qatar 2015 45 min

SLOR rivelazioni, pluripremiato, spiazzante cortometraggio su quello che ci attende quando ci mettiamo letteralmente nei panni dell`altro. Nella francia del XXI secolo le sfide inedite della convivenza in un mondo profondamente trasformato dai fenomeni migratori sullo sfondo delle tensioni tra le forze opposte della secolarizzazione e del ritorno al sacro. Sono le stesse coordinate entro cui prende forma la ribellione di MARIAM, adolescente di origine araba che a scuola non vuole togliere il velo come impone la legge francese.

domenica 12 novembre 2017 – ore: 21.00 – AGNUS DEI

In AGNUS DEI (di Anne Fontaine. Con Lou de Laâge, Agata Buzek, Agata Kulesza, Vincent Macaigne, Joanna Kulig. Drammatico, durata 115 min. – Francia, Polonia 2016) Mathilde Beaulieu è una giovane dottoressa francese della Croce Rossa in Polonia nel 1945. Quando una suora polacca, cerca il suo aiuto, Mathilde la segue nel convento di benedettine, dove scopre che molte di loro, violentate dai soldati russi nel corso di una violenta irruzione, sono rimaste incinte e sono sul punto di partorire. Tenuta al segreto professionale, cui si aggiunge quello imposto dalla madre superiora e dalla situazione, Mathilde fa visita al convento di notte, esponendosi a non pochi rischi, e supera gradualmente la paura e la diffidenza delle monache, arrivando a stabilire con una di loro, Suor Maria, uno scambio profondo.

Ingresso 3€ a tutte le proiezioni

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Domenica ci vediamo a Varese per la sesta marcia interreligiosa per la pace. Obiettivo: salvare il pianeta

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CUSTODIAMO LA TERRA INSIEME

6° MARCIA INTERRELIGIOSA DELLA PACE

VARESE GIARDINI ESTENSI, 24 SETTEMBRE 2017 ORE 14,30

Programma

Ritrovo ai Giardini estensi alle 14,30. Partenza della marcia verso le 14,45. Ritorno ai giardini verso le 15,45 dove ogni tradizione religiosa porterà il proprio contributo sul tema. In caso di pioggia la marcia partirà da piazza Repubblica verso le 15 e terminerà alla sala Montanari in via dei Bersaglieri, 1

Il cambiamento climatico e l’inquinamento ambientale rappresentano una grave minaccia per la vita umana. Ciascuno di noi assiste a fenomeni sempre più frequenti di siccità, inondazioni e disastri naturali che non conoscono confini di stato. Sono questioni di portata mondiale che possono solo aggravare problemi globali di povertà, migrazione e conflitti.

Lo sviluppo costruito sull’uso non sostenibile delle risorse naturali è la causa di tutto questo e avrà conseguenze sempre più devastanti, se non ridurremo le emissioni globali di gas a effetto serra.

La terra non è una merce, ma la nostra casa, che siamo chiamati a custodire e salvaguardare.

I testi sacri e gli insegnamenti religiosi sono ricchi di inviti a curare e proteggere l’ambiente, affinché le nostre azioni possano consegnare un pianeta migliore alle generazioni future.

Per evitare una crescente crisi ecologica, occorre una conversione personale e collettiva dei nostri stili di vita in modo da trasmettere un nuovo modo di vedere e vivere la Terra.

Utilizziamo le nostre risorse spirituali, per educare e ispirare un legame religioso più profondo con l’ambiente che ci circonda.

Oggi condividiamo sia l’impegno a custodire la Terra, che la responsabilità morale di portare questo messaggio nelle nostre comunità e nelle nostre città.

Varese 1 settembre 2017 (giornata mondiale di preghiera per il creato) In collaborazione col Comune di Varese

Partecipano: Chiese Cristiane (Battista, Cattolica, Luterana, Metodista e Ortodossa Rumena) di Varese, Comunità Baha’i Varese, Comunità Induista Saronno, Comunità Islamica di Varese, Comunità Sikh Varese, Gruppo Buddista Soka Gakkai Varese

Aderiscono: Associazione Costruttori di Pace Luino, Associazione Estro-versi Varese, Associazione I care Travedona Monate, Associazione Laici Missionari Comboniani (Combinazione), Associazione provinciale Pakistani Varesini, Associazione Senegalesi e Simpatizzanti della provincia di Varese, Comitato per la Pace e la Convivenza Sesto Calende, Comunità Filippina di Varese, Coopuf Iniziative Culturali, Gruppo Impegno Missionario Luino (GIM), Gruppo Radici dell’Olivo, Legambiente Varese, Movimento Ubuntu, Pax Christi Tradate, Sermig Varese.

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Grande successo per il Cenaforum 2017

La fortunata “formula” che unisce cinema&cibo, quest’anno dedicata all’Europa dell’Est, ha riscosso l’apprezzamento di tutti i soci partecipanti. Qui di seguito, qualche immagine suggestiva delle tre serate che hanno visto protagoniste le tradizioni gastronomiche di Polonia, Bulgaria e Ucraina.

Polonia

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Bulgaria

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Ucraina

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Papa Francesco a Barbiana. Una visita storica

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In questo 2017 “milaniano” a tutti gli effetti (non solo per i cinquant’anni dalla morte di don Lorenzo e dalla pubblicazione di “Lettera a una professoressa”, ma anche per la pubblicazione dell’opera omnia del priore da parte di Mondadori nella prestigiosa collana Meridiani https://www.amazon.it/Tutte-opere-Lorenzo-Milani/dp/8804657464/ref=sr_1_fkmr0_1?s=books&ie=UTF8&qid=1497708076&sr=1-1-fkmr0&keywords=opere+don+milani), la visita di Papa Francesco a Barbiana martedì prossimo è il culmine di un processo di “celebrazione” del priore che, finalmente e a pieno titolo, può entrare a far parte dei “santi” e dei grandi educatori del ‘900.

Anche noi di “I CARE” non mancheremo di “celebrarlo” con lo spirito giusto (quello quindi di un’anti-celebrazione) e, soprattutto, non mancheremo di comunicarvelo.

Martedì 20 giugno 2017 papa Francesco si recherà in pellegrinaggio a Bozzolo (provincia di Mantova e diocesi di Cremona) e a Barbiana (provincia e diocesi di Firenze), per pregare sulle tombe di don Primo Mazzolari e di don Lorenzo Milani. La visita, in forma privata, toccherà prima Bozzolo, dove il Santo Padre sarà accolto dal vescovo di Cremona Antonio Napolioni, e poi Barbiana, dove sarà atteso dall’arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori. Per chi vuole si potrà seguire l’evento in diretta televisiva su TV2000.

Ecco il programma della visita (che si svolgerà in forma privata):

Ore 7.30 Decollo in elicottero dall’eliporto Vaticano

Ore 9.00 Atterraggio nel campo sportivo di Bozzolo (Mantova)Il Santo Padre è accolto da: – S.E. Mons. Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona – Sindaco di Bozzolo. Parrocchia di San Pietro: preghiera sulla tomba di Don Primo Mazzolari (1890-1959). Il Santo Padre terrà un discorso commemorativo ai fedeli presenti in chiesa

Ore 10.30 Decollo dal campo sportivo di Bozzolo

Ore 11.15 Atterraggio nello spiazzo sottostante alla chiesa di Barbiana Il Santo Padre è accolto da: – Em.mo Card. Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze – Sindaco di Vicchio (Firenze) Visita in privato nel Cimitero, e preghiera sulla tomba di Don Lorenzo Milani (1923-1967), in occasione del 50° anniversario della sua morte. Nella chiesa: incontro con i discepoli di don Milani ancora viventi e breve visita nella canonica. Nel giardino adiacente: il Santo Padre terrà un discorso commemorativo, alla presenza dei discepoli, di un gruppo di sacerdoti della Diocesi e di alcuni ragazzi ospiti di case-famiglia (in totale 200 persone circa).

Ore 12.30 Partenza da Barbiana

Ore 13.15 Rientro in Vaticano

Per chi volesse approfondire, consigliamo vivamente la lettura degli articoli pubblicati in questi giorni dal quotidiano “Avvenire”

https://www.avvenire.it/agora/pagine/don-milan-e2fcb305775747a8aa565436358be347

https://www.avvenire.it/agora/pagine/don-mazzolari

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Con l’estate torna il CENAforum: protagonista l’Europa dell’Est

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A grande richiesta torna il CENAforum, la cucina estiva all’aperto più apprezzata da soci e non soci, allestita da I CARE nella cornice suggestiva del cineteatro “S. Amanzio” di Travedona. Il tema di quest’anno sarà quello dell’Europa dell’Est: sia per l’altissimo livello del suo cinema (spesso trascurato dalla grande distribuzione), sia per la ricca tradizione culinaria dalle influenze balcaniche ed ebraiche. Nel corso delle tradizionali 3 serate (il 23 e il 30 giugno e il 7 luglio, tutti venerdì, alle 20.45), Polonia, Ucraina e Bulgaria saranno i Paesi “messi a fuoco”.

Il tema scelto quest’anno è un’occasione per conoscere e far venire alla luce tanti lavoratori e lavoratrici di questi paesi che vivono stabilmente in Italia (e magari si sono pure accasati/e) oppure prestano la loro professionalità nell’ombra. Sappiamo, ad esempio, quanto contano nelle nostre vite (e in quelle dei nostri anziani parenti) le badanti provenienti da quei Paesi così lontani, ma così vicini. Un’importanza ormai imprescindibile che, secondo noi, è giusto riconoscere e festeggiare insieme almeno per qualche sera.

Ci saranno film epocali come “Film bianco” del genio polacco Kieslowski e un’anteprima assoluta come il bulgaro “Living legends” non ancora uscito in Italia. Le tradizioni gastronomiche di Polonia, Ucraina e Bulgaria saranno interpretate, come al solito, dai diretti protagonisti con la supervisione dello chef Marco Perucco che aggiungerà il suo tocco di classe.

Non mancate di iscrivervi prenotando al 331-2072100. Per l’ingresso è obbligatoria la tessera di I CARE 2017.

Ingresso film + cena 15 euro

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Il dottor Caligari e i terribili incubi dell’Europa pre-nazista

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L’opera, considerata il simbolo del cinema espressionista tedesco, in scena al “S. Amanzio” con la colonna sonora suonata live da Luca Pedroni e i Niton, nella versione magnificamente restaurata dalla cineteca di Bologna (quella che più si avvicina alla versione originale voluta dal regista Robert Wiene nel 1919). Il film gioca moltissimo con il tema del doppio, della pazzia e della difficile distinzione tra allucinazione e realtà, aiutato da una scenografia distorta e antiprospettica, caratterizzata da forme zigzaganti, affidata a Hermann Warm che assieme a due amici pittori e scenografi espressionisti Walter Reimann e Walter Röhrig crearono fondali su tela dipinta, ispirati dai modelli pittorici di Kirchner.

Nel 1919 Robert Wiene aveva scelto come accompagnamento musicale del film il sestetto per archi Verklärte Nacht di Arnold Schönberg.

Il gabinetto del dottor Caligari fu il film simbolo dell’espressionismo. Quando venne girato, nel 1919, l’espressionismo era già un movimento artistico noto e conosciuto, per cui il film ne segnò l’apoteosi, aprendo una nuova strada anche nella cinematografia. Quello che scuote e turba lo spettatore è la caratterizzazione delle inquadrature, girate in scenografie con spigoli appuntiti, ombre minacciose, strade serpentine che diventano vicoli ciechi. I personaggi recitano col volto pesantemente truccato, in particolare il sonnambulo, che ha gli occhi cerchiati di nero. Il mondo distorto è frutto della mente malata dei protagonisti. Il film è girato tramite lunghe inquadrature fisse, con poco montaggio, che crea una sorta di bidimensionalità, oltre all’impressione asfissiante che l’inquadratura sia chiusa su sé stessa, come se fosse un mondo a parte, al di fuori della quale non esiste niente.

Sul finale è stato braccio di ferro con il produttore Eric Pommer: in realtà per gli sceneggiatori Carl Mayer e Hans Janowitz (antrambi reduci dal fronte della prima guerra mondiale) il vero folle era il dottor Caligari, simbolo del potere istituzionale deviato che spersonalizza e annienta la volontà dell’uomo comune rendendolo un assassino. In questa paura nata dall’ombra della guerra, il peso della sconfitta e la preveggenza dell’avvento del nazismo, Siegfried Kracauer, in un suo celebre saggio, ha teorizzato “l’origine di una corrente che porterà da Caligari a Hitler attraverso un corteo di mostri e tiranni”.

Esistono ovviamente anche le citazioni più strane e divertenti, come ne Il secondo tragico Fantozzi di Luciano Salce, in cui il ragioner Ugo ottiene il posto di lavoro proprio per aver elogiato la pellicola, e nel videoclip del brano Heroine dei Suede, in cui vengono ripresi spezzoni del film. Nel 2005 ne è stato fatto un remake dal regista David Lee Fisher.

Un bando internazionale, lanciato nell’aprile 2012 dalla Murnau Stiftung, è stato vinto dal laboratorio L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna, che ha presentato la nuova versione restaurata del film (durata 75′) al 64° Festival di Berlino del 2014. Il film restaurato è stato distribuito nelle sale italiane nel febbraio 2016. La partitura musicale è stata affidata di a Timothy Brock. Questa è la versione che sarà proiettata al “S. Amanzio”.

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Il protagonista di Dustur: “La costituzione mi ha salvato”

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Venerdì 12 maggio, cineteatro “S. Amanzio”, ore 21. Proiezione del film di Marco Santarelli “Dustur-La costituzione”. Storia di una conversione laica raccontata in prima persona dal protagonista del film Samad Bannaq, intervistato dal giornalista Diego Motta. In collegamento skype fratel Ignazio De Francesco, il monaco dossettiano che ha seguito Samad nel suo percorso di avvicinamento ai principi “sacri” della nostra costituzione.

Nel 2016 il documentario ha vinto il premio Extr’A – Razzismo brutta storia al 26° Festival del cinema africano, Asia e America latina di Milano. Il regista Marco Santarelli ha scelto di raccontare la sfida dell’integrazione raccontando un corso sulla Costituzione frequentato da un gruppo di detenuti nordafricani nella Casa circondariale Dozza di Bologna. Nel 2015, nell’arco di alcuni mesi, il carcere ha aperto le porte a esperti di islam, docenti universitari, mediatori culturali che si sono seduti al fianco dei detenuti per rileggere i diritti e i doveri sanciti dalla Costituzione italiana attraverso lo sguardo del mondo arabo e la lingua araba stessa, per terminare con la stesura di una nuova Carta costituzionale scritta dai detenuti stessi. Il corso è stato coordinato da fratel Ignazio De Francesco, monaco della Piccola famiglia dell’Annunziata – la comunità di Monte Sole fondata da don Giuseppe Dossetti -, esperto di spiritualità islamica.

Parallelamente alle lezioni per i detenuti all’interno del Dozza, il documentario segue la storia fuori dal carcere di un giovane marocchino che sta aspettando il fine pena e si impegna per ricostruirsi una vita in Italia all’interno della legalità. 

Il dialogo fra le culture si può instaurare sulla base del confronto fra le Carte Costituzioni, le norme civili, i diritti e i doveri che regolano la società di Paesi diversi. Cosa vuol dire libertà di espressione? E cosa significa difendere la libertà religiosa? E’ lecito cambiare il proprio credo, convertirsi dall’islam al cristianesimo e viceversa? 

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ECCO COME SI SONO SVOLTI I FATTI

Qui di seguito, in sintesi cronologica, i motivi che hanno costretto la nostra associazione “I care” a rinunciare ad organizzare “Tacalaspina – music street festival” il 27 maggio 2017 (data già stabilita da tempo).

12 gennaio 2017 – Una nostra delegazione si reca all’appuntamento con il sindaco Colombo per organizzare “Tacalaspina” 2017.
NON SIAMO RICEVUTI
Parliamo con gli assessori Bianchi e Carnesecchi che ci dicono di mettere per iscritto le nostre richieste che saranno valutate a breve.

19 gennaio 2017 – Protocolliamo in Comune le nostre richieste, tra cui: il patrocinio, un contributo economico, un aiuto da parte del Comune per gli allacciamenti elettrici, per i parcheggi e per migliorare la raccolta differenziata durante lo svolgersi dell’evento.
NON RICEVIAMO NESSUNA RISPOSTA

2 febbraio 2017 – Fissato un nuovo appuntamento con il sindaco Colombo, che viene rinviato il giorno prima a data da destinarsi. ANCORA NESSUNA RISPOSTA

23 febbraio 2017 – Nuovo appuntamento con la vice-sindaca Bussolotti. Giunti in Comune, il segretario comunale dott. Crescentini ci consegna a mano una richiesta di “approfondimento istruttorio” (vedi sotto) con una serie di punti che, di fatto, impedisce al Comune di soddisfare le nostre richieste.
ANCORA UN NULLA DI FATTO

I numerosi punti che ci vengono contestati (molti di essi riguardano i bilanci dell’associazione) ci lasciano esterrefatti. È chiara ed evidente la volontà dell’amministrazione comunale di metterci i bastoni tra le ruote nell’organizzazione di Tacalaspina (che, a questo punto, è compromessa). In particolare, a nostra precisa domanda, il segretario comunale dott. Crescentini ci risponde che la concessione del patrocinio è una scelta politica e che, se anche se dovessimo rispondere a tutte le richieste di chiarimento, non è detto che il patrocinio venga automaticamente concesso. Senza patrocinio, per l’evento “Tacalaspina”, ci toccherà pagare la Tosap (Tassa di occupazione del suolo pubblico), condizione per noi assolutamente inaccettabile visto che, contrariamente a quello che sostiene il comune, non svolgiamo un’attività commerciale, ma un evento culturale e sociale che va a beneficio di tutto il paese (associazioni e commercianti compresi), che serve ad “I care” per raccogliere fondi per finanziare tutte le attività, completamente gratuite, che svolge durante l’anno (che ovviamente non godono di alcun sostegno da parte del Comune).

14 aprile 2017 – L’Amministrazione comunale, prima che “I care” abbia comunicato di rinunciare all’organizzazione di Tacalaspina, rende pubblico questo avviso: “Dal 2009 ad oggi non è stato mai vietato a nessuna ssociazione presente sul territorio di realizzare eventi o di svolgere la propria attività nel rispetto delle regole e norme vigenti, in particolar modo alle associazioni Pro Loco di Travedona Monate e I care (Tacalaspina)”.

Lo stesso giorno “I care” risponde così: C’è un modo più subdolo di vietare, che non è quello di porre divieti. È quello di mettere continui ostacoli che si vogliono, per convenienza, chiamare regole. Regole che si chiede vengano rispettate, guarda caso, solo da alcune associazioni come la nostra. Noi di I CARE abbiamo chiesto il patrocinio, per Tacalaspina music street festival, per iscritto in data 19 gennaio 2017 (protocollo n. 661) all’amministrazione comunale di Travedona Monate. Patrocinio che, ad oggi, non ci è stato ancora concesso. Senza il patrocinio potremmo essere costretti a pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico. Questo, per un’associazione che organizza una festa anzitutto per il paese, ci pare inaccettabile.  Abbiamo chiesto al sindaco tre appuntamenti (12 gennaio, 2 febbraio, 23 febbraio). Appuntamenti che ha sistematicamente rinviato o disertato. Certo questo non è ‘vietare’ ma ‘è fare in modo che non si possa fare’. E senza neanche avere il coraggio di metterci la faccia.”

Il direttivo di I CARE

L’associazione “I CARE” ha consegnato in questi giorni una risposta dettagliata a tutti i punti richiesti dal segretario comunale (vedi sotto), ma ritiene che l’atteggiamento ostile da parte dell’amministrazione impedisca di fatto qualsiasi collaborazione futura nell’organizzazione di “Tacalaspina”.

Chi ha voglia (e tempo) può leggersi i testi riportati qui di seguito, che sono i documenti ufficiali: la lettera del segretario comunale e la nostra risposta punto per punto. Come potrete vedere l’unico errore nei bilanci di “I care” è stato quello, in totale buona fede, di aver inviato al Comune di Travedona Monate un bilancio “parziale” 2013 e di non aver successivamente inviato il definitivo. In questo sta tutta la nostra “colpa”. Tutto il resto, sono pretesti politici per buttare fango sulla nostra associazione.

Ci sorge spontanea una domanda, anzi due: perché quel bilancio “parziale” del 2013, che è in possesso del Comune da ben tre anni, ci viene contestato solo adesso? E perché, nonostante questo bilancio “sbagliato”, il Comune negli anni passati ci ha sempre concesso il patrocinio?

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Siamo stati chiamati in causa, ci tocca replicare al Comune di Travedona Monate

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C’è un modo più subdolo di vietare, che non è quello di porre divieti. È quello di mettere continui ostacoli che si vogliono, per convenienza, chiamare regole. Regole che si chiede vengano rispettate, guarda caso, solo da alcune associazioni come la nostra. Noi di I CARE abbiamo chiesto il patrocinio, per Tacalaspina music street festival, per iscritto in data 19 gennaio 2017 (protocollo n. 661) all’amministrazione comunale. Patrocinio che, ad oggi, non ci è stato ancora concesso. Senza il patrocinio potremmo essere costretti a pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico. Questo per un’associazione che organizza una festa anzitutto per il paese, ci pare inaccettabile.  Abbiamo chiesto al sindaco tre appuntamenti (12 gennaio, 2 febbraio, 23 febbraio). Appuntamenti che ha sistematicamente rinviato o disertato. Certo questo non è “vietare” ma “è fare in modo che non si possa fare”. E senza neanche avere il coraggio di metterci la faccia.

Il direttivo di I CARE

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Arriva il CENAforum, occhio al gusto!

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Amiche e Amici, ci sono ancora posti per il CENAforum… Non tentennate… iscrivetevi subito (al 331-2072100)!!! Quest’anno la proposta è ancora più ricca e succulenta del solito!

Venerdì 1 luglio – LUNCH BOX (cena INDIANA)

Venerdì 8 luglio – BATAD (cena Filippina)

Venerdì 15 luglio – IL PROFUMO DELLA PAPAYA VERDE (cena vietnamita).

Negli anni passati abbiamo già “assaggiato” continenti come l’Europa, l’America Latina, il Medio Oriente e l’Africa. Quest’anno con l’ASIA abbiamo in serbo molte sorprese gastronomiche che non vogliamo anticiparvi per non rovinare l’effetto sorpresa. L’obiettivo, come sempre, è quello di conoscere e assaporare cultura e cibi “diversi”, ma che, spogliandoci dai nostri pregiudizi e in un giusto clima conviviale, possiamo apprezzare e magari anche “amare”. Solo l’incontro fraterno con le altre culture può dissipare le nostre paure e aiutarci a entrare in sintonia con esse. Un percorso empatico che ha come veicoli il cinema e il cibo: due tra i piaceri a noi più cari. Se, come diceva qualcuno, “l’uomo è ciò che mangia”, potremmo anche aggiungere che è anche ciò che vede. L’importante è mangiare bene e guardare belle immagini! La scelta dell’Asia non si esaurisce qui, ci saranno sicuramente altre occasioni per approfondire un continente così vasto. L’India stessa si può considerare un “continente” nel continente. Anche come produzione cinematografica è addirittura superiore a Hollywood tanto da meritarsi l’appellativo di Bollywood. In ogni caso il nostro approccio non sarà affatto stereotipato, ma, come al solito, cercheremo di mostrare il volto più autentico del Paese. A partire proprio dal primo film Lunch Box, commedia lieve, ma tutt’altro che banale.

L’ingresso è con tessera dell’associazione (che si può fare al momento sul posto) più il prezzo del biglietto (film + cena a soli 13 euro). Obbligatoria la prenotazione al 331-2072100.

Il guadagno delle serate servirà per acquistare una lavagna multimediale per le scuole medie di Travedona Monate.