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L’ex presidente dell’Uruguay Mujica: nella vita conta vivere in sobrietà e perseguire la pace

“Il messaggio del Papa è importante anche per un non credente come me”

Aula magna strapiena e tutto esaurito domenica scorsa (6 novembre) in università Statale a Milano per l’incontro ‘A proposito della felicità’, dialogo a
tre tra l’ex presidente Uruguayano Jose ‘Pepe’ Mujica, lo scrittore Luis Sepulveda e il presidente di Slowfood Carlo Petrini. Una riflessione sulla felicità, e sulle vite e le esperienze dei partecipanti e la presentazione del libro ‘Un’idea di felicità’ scritto a quattro mani da Sepulveda e Petrini. Un’iniziativa accolta con calore da un pubblico entusiasta, che all’ingresso di Mujica ha intonato cori e canti e sventolato bandiere, e alla quale è presente tra il pubblico anche il sindaco Giuseppe Sala, che prima dell’inizio dell’evento ha incontrato i suoi protagonisti.

“Il messaggio del Papa è importante  anche per un non credente come me, che comunque rispetta profondamente tutte le religioni, il bisogno di trascendenza che proviene, in diverse forme, dall`essere umano, e che oggi viene anestetizzato o pervertito”. Lo afferma l`ex presidente dell`Uruguay, José “Pepe” Mujica, che ha partecipato ieri, dopo una lezione pubblica al teatro Palladium nel quartiere romano della Garbatella, all’incontro del Papa con i movimenti popolari. Francesco, afferma in un’intervista al manifesto Mujica, che conosce da tempo Jorge Mario Bergoglio, “parla della solidarietà in un mondo che vuole costruire muri e che dobbiamo ricominciare a praticare: abbiamo già avuto un Hitler e potremmo ritrovarci un Trump, e anche Clinton non è proprio una signora di sinistra”.

“Sono figlio di migranti, mia madre era italiana, ma ora questa Europa si dimentica da dove viene, pensa che si devono costruire i muri, respingere chi arriva alle frontiere”, afferma Mujica.

“La solidarietà non è un atto benefico, ma capire che se la fatica della donna africana in cerca di acqua, mi riguarda. Oggi, invece siamo prigionieri di una ragnatela che ti presenta le cose al contrario, ti rende dipendente dal possesso compulsivo di oggetti. Bisogna mettere dei limiti, vivere con sobrietà. Non
dico con austerità, perché la parola può far pensare all`austerità imposta dal capitalismo, dai piani di aggiustamento strutturali. Dico, però, che tante cose non ci servono, ci serve piuttosto recuperare tempo. La politica è insita nel nostro essere sociali, del vivere in società. E si deve scegliere: per passione, però, non per denaro. Se proprio uno ci tiene ad accumulare denaro, meglio che si dedichi al commercio, agli affari. Chi fa politica deve vivere come vive la maggioranza del popolo. Il Papa dice queste cose. Il suo è un messaggio politico.

Aiuta a interrogarci sulla globalizzazione, sulla necessità di un cambiamento strutturale, accoglie le ragioni di un`umanità dissidente non inclusa che vuole contare nelle decisioni. Usa la mistica e le risorse della Chiesa per diffondere un messaggio universale contro le disuguaglianze, la guerra. Il marxismo, certo. Non posso però dimenticare quel che mi disse una volta un compagno, tornando dai paesi dell`est: hanno lo sguardo spento”.

http://www.repubblica.it/esteri/2016/11/06/news/pepe_mujica_uruguay-151459188/?ref=HREC1-14